Le mascherine per denti invisibili sono la nuova frontiera dell’ortodonzia: meno evidenti dei classici apparecchi fissi che tanto spaventano i più attenti al proprio sorriso, questi strumenti odontoiatrici sono comunque un ottimo modo per allineare e raddrizzare i propri denti senza rinunciare all’estetica.

Si tratta, infatti, di dispositivi in plastica trasparente e assolutamente rimovibili che, grazie al supporto delle più moderne tecnologie, possono aiutare a risolvere problematiche legate alla malocclusione.

Troppo bello per essere vero?

In questo articolo vedremo tutti i pro e i contro di questa nuova risorsa nel mondo dell’odontoiatria.

Mascherine per denti: sono davvero invisibili?

Quando si parla delle mascherine per denti ciò che più spesso si fa è esaltarne la loro invisibilità.

E, bisogna ammetterlo, le cose sembrano stare davvero così.

Rispetto al classico apparecchio fisso, non c’è paragone: la trasparenza di questi dispositivi, infatti, li rende molto difficili da notare quando si parla o sorride.

Tutto questo è da ricollegare alla modalità e ai materiali con cui vengono costruiti perché il retainer attivo, ovvero il filo che viene applicato sul retro dei denti è effettivamente impossibile da vedere.

Certo, a una distanza molto ravvicinata si potrà comunque notare qualcosa, ma questo avrà un impatto estetico assolutamente ridotto rispetto agli apparecchi grandissimi e ferrosi che hanno spaventato tantissimi.

Per quali problematiche odontoiatriche si usano?

Le problematiche per cui si usano le mascherine per denti sono, in generale, le stesse per cui si ricorrerebbe all’uso dell’ortodonzia tradizionale, come:

  • Sovraffollamento delle arcate
  • Malocclusioni, anche le più complesse

In casi di sovraffollamenti particolarmente complessi, invece, è probabilmente più indicato un percorso più articolato che prevede, prima, l’estrazione di eventuali denti premolari per fare spazio e, in seguito, applicare un apparecchio fisso che risolva definitivamente la situazione.

L’efficacia e applicabilità delle mascherine per denti, quindi, è molto alta, ma in certi casi deve comunque lasciare spazio a sistemi più tradizionali.

E i risultati?

La durata e il risultato dei trattamenti che prevedono l’uso dell’apparecchio invisibile variano a seconda della problematica che il paziente presenta e possono andare dai 18 ai 24 mesi.

Qui è doveroso fare una specifica.

Le mascherine per denti, infatti, se confrontate con altri sistemi di ortodonzia più tradizionale risultano avere tempistiche più lunghe per la risoluzione del problema.

I classici apparecchi fisso o il retainer attivo, infatti, possono portare alla risoluzione del disturbo in 6 mesi perché, banalmente, hanno più tempo di agire sui denti.

L’apparecchio fisso, per definizione, non viene mai tolto dalla bocca e quindi può agire in modo continuo sulle arcate.

Gli apparecchi invisibili, invece, possono essere tenuti per massimo 18 ore in bocca e, quindi, l’arco di tempo in cui possono agire sui problemi dentali diminuisce portando, di conseguenza, a un tempo più elevato per arrivare a risultato.

La decisione, in questo caso, è del paziente: cosa terrà più in considerazione, l’estetica o la velocità di risoluzione?

Mascherina per denti e la vita di tutti giorni

Le mascherine invisibili permettono ai pazienti di mangiare in modo sereno, senza avere la paura che del cibo riesca a insinuarsi nello spazio che intercorre tra i denti e non inficia le normali azioni di igiene orale.

In genere, questi apparecchi vengono rimossi prima del pasto e poi rimessi subito dopo aver lavato i denti con spazzolino manuale o elettrico e dopo aver passato il filo interdentale.

Il rischio di macchiarle o farle ingiallire è inesistente, anche se si è fumatori e assidui bevitori di caffè perché vengono cambiate spesso (circa ogni 3 settimane) e il rischio di avere problemi nell’articolazione del linguaggio è nullo perché non vanno a poggiare sul palato.

E i prezzi?

Non esiste un prezzo preciso per la mascherina per denti perché, ovviamente, tutto dipende dal tipo di trattamento che deve essere eseguito e dal tipo di approccio terapeutico scelto dal dentista.

Quello che possiamo dire, però, è che il loro prezzo è generalmente superiore a quello della tradizionale ortodonzia perché i materiali e le tecnologie usate per la costruzione di questi dispositivi è decisamente più elevato.

 

Insomma, come puoi vedere i fattori da tenere in conto sono numerosi e variabili: costo, tempistiche ed estetica sono tutti fattori che possono influenzare la tua scelta.

Il ruolo del dentista è saperti supportare qualunque sia la tua decisione.

Se vuoi saperne di più, fissa un appuntamento!