Il bruxismo nei bambini (ma anche negli adulti) è quel disturbo che porta a digrignare i denti durante il sonno notturno e, in casi eccezionali, anche durante il giorno.
Si tratta di un problema molto diffuso, tanto che colpisce circa il 9% della popolazione e che, se non corretto, può portare a tutta una serie di problematiche odontoiatriche di più difficile risoluzione, soprattutto nei più piccoli.
Quali sono le cause del bruxismo nei bambini?
Il bruxismo, nella maggior parte dei casi e dei pazienti, è provocato da una problematica nota come malocclusione dei denti che, spiegato in modo molto rapido, altro non è che un mancato allineamento delle arcate dentarie che, di conseguenza non combaciano correttamente.
In realtà, le cause del bruxismo nei bambini e negli adulti sono varie e differenti.
In alcuni casi, per esempio, potrebbe essere provocato da una certa predisposizione familiare, dall’assunzione di farmaci, dal russare, da certe anomalie cardiache o, addirittura, da disturbi psicologici come l’ansia e la depressione.
Il più delle volte è questa componente psicologica la causa scatenante del bruxismo nei bambini: i ritmi frenetici della vita, un problema di cui hanno difficoltà a parlare e tante altre variabili possono decisamente incidere sull’affiorare di questo disturbo.
Tipologie di bruxismo
Il bruxismo può manifestarsi in due forme diverse, in maniera rumorosa o silenziosa.
- Il bruxismo rumoroso è contraddistinto dal classico rumore di denti che digrignano; sebbene chi dorme non senta nessun rumore, coloro che dormono vicini o accanto al soggetto sentiranno distintamente questo suono che porta a un vero e proprio consumo ed erosione dei denti
- Il bruxismo silenzioso, invece, comporta un notevole dolore e indolenzimento delle arcate dentali che, in alcuni casi, possono essere accompagnati da un forte mal di testa
Sebbene questi siano i due fenomeni più diffusi, vi è una terza tipologia di bruxismo chiamato serramento mandibolare: si manifesta mantenendo la mandibola stretta per molto tempo e in maniera del tutto involontaria causando mal di testa e dolore alle zone interessate.
Sia nei bambini che negli adulti, questo disturbo è causato dal sistema nervoso centrale e l’unico modo in cui si può intervenire è per via farmacologica.
Problematiche collegate al bruxismo
Il bruxismo, come è facile intuire, è spesso associato ad altre problematiche che possono peggiorare la qualità delle vite dei bimbi:
- Rovina la qualità del sonno
- Intacca la salute dei denti
- Provoca dolore alle mandibole
- Può provocare dolore alla lingua
- Mal d’orecchie
- Tensione muscolare
In tutti gli studi portati avanti su questo disturbo viene posto particolare accento sulla sua natura psicologica: l’ansia da prestazione, la competitività, la pressione in generale possono essere tutti fattori scatenanti che, qualora portassero a episodi di bruxismo severi, devono essere curati con la terapia cognitivo-comportamentale.
Quando chiedere aiuto al dentista?
Nonostante sia un disturbo spesso legato alla psiche, il bruxismo può essere curato da un dentista in questi specifici casi:
- Se i denti sono consumati, sensibili e danneggiati
- Se il dolore colpisce mascella, volto e orecchio
Purtroppo, non esiste una cura mirata e specifica per risolvere il problema, ma esistono dei validi rimedi che il dentista può usare per risolvere il disturbo nella sua manifestazione fisica, ovvero il digrignare i denti.
In questo caso, la soluzione che vi proporrà è il bite.
Si tratta di una protezione da indossare durante la notte che riuscirà ad assorbire parte della pressione esercitata dalla mascella, creando uno strato fisico tra le due arcate e i denti.
Con il bite si proteggono i denti da ulteriori danni causati dal bruxismo e si riduce l’eventuale rumore causato; sono apparecchi molto simili ai paradenti (usati per esempio in sport di contatto) e sono particolarmente efficaci per controllare il disturbo, ma non per curarlo del tutto.
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